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Le incisioni dell'autore e dell'interprete
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Sergio Calligaris
Le incisioni dell'autore e dell'interprete

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Riproduzione AcrobatReader© libretto CD MPS (2847kB)NAMASTE CLARINET QUARTET
[M.P.S. LONDON, DDD, CD 005]

Tracce 1-3, Quartetto, N.1 op.34, (1995), "Toccata, Adagio e Fuga"
per tre clarinetti in si bemolle e clarinetto basso.
1. Toccata (5.19)
2. Adagio (6.20)
3. Fuga (6.31)
Claudio Miotto, Luca Saracca, Guido Arbonelli, Ivan Gambini

"Questo disco è una sorta di riconoscimento del fascino e delle potenzialità di un organico che, nella sua multicolore complessità (dall'acuta tensione del clarinetto piccolo in mi bemolle, fin giù alla profonda eloquenza del clarinetto basso), è indubbiamente piuttosto insolito.

La varietà (e la novità) delle soluzioni armoniche e dell'amalgama di timbri è assicurata tanto dall'elevato grado tecnico degli interpreti, quanto dalla ricchezza di idee dei compositori. È quindi offerto un panorama di musiche sufficientemente esauriente per un ensemble di questo tipo: dal primo brano (il Quartetto di Sergio Calligaris), una sorta di guida al rigore del contrappunto dai colori quasi brahmsiani, agli altri lavori, nei quali grande musicalità sgorga da partiture apparentemente impenetrabili."

Virgilio Celletti

"Quando ho composto questo Quartetto, volevo suonasse come un'intera orchestra, per la sua compattezza del suono. Nel contempo, volevo che i quattro clarinettisti suonassero come quattro solisti. È la ragione per la quale ho scelto per la mia composizione una scrittura di severo contrappunto, come nell'ampia virtuosistica Toccata, nello stile di un'invenzione a quattro voci in moto perpetuo, mentre la parte finale del Quartetto è una complessa fuga a quattro voci in stile legato ed espressivo. Ho riservato l'uso del coinvolgente timbro poetico del clarinetto nel malinconico Adagio centrale. La scrittura strumentale è estremamente rigorosa lungo tutta la composizione, cosicché i quattro clarinettisti che debbano eseguire il mio lavoro possano davvero dimostrare tutto il proprio valore di interpreti in senso classico".

Sergio Calligaris

Il Quartetto di Clarinetti Namaste iniziò nel 1991 a soddisfare l'esigenza di proporre e divulgare programmi insoliti e ascoltati raramente. Infatti, la parte più importante del lavoro dell'ensemble mira alla realizzazione, in collaborazione con compositori contemporanei emergenti, di progetti intenzionati ad allargarsi piuttosto che la ristretta cerchia di "concerti culturali". Questo quartetto ha scelto il proprio nome da un saluto indiano che significa "Onoro in te il luogo dove si trova il paradiso, se tu sei in me e io in te, saremo uniti", indicando così il senso di unità - non solo accordo e armonia - che dovrebbe caratterizzare ogni orchestra da camera. È un messaggio di umiltà, di amore e di gioia. È entusiasmo di donare speciali sensazioni, alle nostre menti, attraverso la musica. È il desiderio che l'ascoltatore sia con noi e in noi, e che l'umiltà, l'amore e la gioia siano destinati non solo alla musica, ma a tutti i momenti della nostra vita. I programmi dell'ensemble spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, con aperture al jazz e alla musica pop, usando la maggior parte degli strumenti della famiglia del clarinetto ed estendendo il gruppo con cantanti, pianoforte, arpa, percussioni e fisarmonica.

Molti compositori hanno scritto per questo quartetto, che può vantare prime esecuzioni, prendendo parte a festival nazionali e internazionali. Ha avuto successo in molte competizioni, con primi premi alle seguenti: "Premio Internazionale Riviera del Conero", Portonovo 1993; "Premio Nazionale Città di Barletta", Sezione Musica Contemporanea, 1993; "Premio Selezione Giovani Concertisti", Macerata Feltria 1991; inoltre un secondo premio al concorso "A.Ponchielli" di Cremona nel 1992, e un terzo premio al "Concorso Europeo" di Moncalieri nel 1991.

I membri del Namaste si sono inoltre distinti in diversi concorsi nazionali e internazionali, in particolare Guido Arbonelli, che ha vinto il primo premio al Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel marzo 1995. Il gruppo è responsabile della Sezione del Quartetto di Clarinetti del Museo dell'Informazione di Senigallia, coinvolto in ricerche di repertorio. Questo museo sta diventando un polo d'interesse mondiale per musicisti, compositori e appassionati di musica.

Ulteriori informazioni relative al CD sono reperibili alla pagina web della sua Casa Discografica M.P.S.

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A cura di Renzo Trabucco: Pagina aggiornata al 21/09/2000
Materiali©Nuova Carisch s.r.l.

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